Dirty White King è il nuovo disco dei Captain Mantell. Con Dirty White King, sesto album, il trio racconta una storia di ribellione estrema che porta ad estreme conseguenze. Quella di una persona qualunque che prende una decisione, la porta a compimento e ne paga il prezzo. Una storia senza tempo e senza connotazioni geografiche, sempre valida, raccontata attraverso i pensieri e le emozioni dei suoi protagonisti nella quale un metaforico regnante viene ucciso e il regicida viene braccato fino alla morte.

 

La musica che accompagna, o meglio sovrasta il racconto, e’ potente, tagliente, ossessiva e spesso tetra ma con momenti in cui sembra che l’orizzonte non sia così buio.  Suoni di sassofono e chitarra registrati con tecniche estreme, ritmiche irregolari, melodie accattivanti, ma mai scontate e l’inserimento di un ricercato soundscape  proiettano l’ascoltatore all’interno di un’esperienza quasi cinematografica.
Il gioco dei riferimenti stilistici non riesce facile trattandosi di un innovativo mix di ispirazioni diverse tra loro (John Zorn, Morphine, Faith No More, The Beatles, Soundgarden, King Crimson tra gli altri) e assume le connotazioni di una colonna sonora strettamente legata agli eventi narrati nei testi.

 

L’oscurità che pervade il lavoro e’ ben rappresentata dal complesso artwork di Seals Of Blackening (Michele Carnielli) e dallìevocativo video del primo singolo LET IT DOWN (Massimo Battistella, Samuele Grando).

 

Due sono le collaborazioni che vedono Francesco Chimenti alla voce e ai violoncelli su Inner Forest e Nicola Manzan agli archi su The Invisible Wall, Livor Mortis e Let It Down. Presente un tributo a E.A. Poe su Worst Case Scenario con l’inserimento della sua poesia Alone. L’intero LP e’ stato registrato e prodotto dagli stessi musicisti, Tommaso Mantelli e Sergio Pomante nei propri studi di registrazione (Groove Studio, Noise Lab e Cà Rudere).

 

Pubblicazione il 20/03/2017 per Overdrive Records e supportato da Dischi Bervisti, Dischi Sotterranei, Cave Canem.
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